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Conte finalmente ha ammesso che il Mes è una grande fregatura. FdI: «Alla faccia di Renzi & C»

L’unica nota positiva è l’ammissione che il Mes è una fregatura. Per il resto, durissime le reazioni del centrodestra allo show di Conte in tv. «Dopo mesi persi a occuparsi di amenità come i banchi a rotelle e i monopattini, ora il governo arranca nell’affrontare la seconda ondata». Lo afferma Giorgia Meloni, sulla sua pagina Facebook. «All’incompetenza si aggiunge la spocchia di voler fare da solo, rifiutando ogni collaborazione. Le telefonate a tre minuti dalle conferenze stampa non significano collaborare».

Meloni: «Conte ci dà ragione sul Mes»

Poi aggiunge: «Conte ci dà finalmente ragione. Il Mes non è un regalo. Il presunto risparmio è assai risibile e se decidessimo di prendere i prestiti del Mes i mercati ci vedrebbero come appestati. Ora speriamo che Zingaretti, Gualtieri e la stampa allineata che da tempo conducono una campagna ideologica pro Mes si mettano l’anima in pace».

Lollobrigida: «Il Mes è una grande fregatura»

«Conte ha capito», scrive a sua volta Francesco Lollobrigida, capogruppo di FdI alla Camera, su Twitter. «E ammette esplicitamente, che il Mes è una grande fregatura che imporrebbe debiti e altre tasse. Alla faccia di Renzi e Zingaretti #NoMes #fratelliditalia».

Salvini: «Ridicola la telefonata di 60 secondi»

«Dopo mesi che facciamo proposte su lavoro, scuola, cassa integrazione e sanità, inascoltati, una telefonata di 60 secondi stasera alle 21.31 prima di andare in diretta tivù. Non è questo il mio concetto di “collaborazione”». Sono invece queste le parole del leader della Lega Matteo Salvini dopo la telefonata del presidente del Consiglio.

Mulè: è la politica dell’arrangiatevi

«In perfetta continuità con il chiudete e arrangiatevi che ha contraddistinto la prima fase di contrasto al Covid, anche stavolta il premier Conte non si rivela da meno». Lo afferma  il deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato. «All’annunciata tragedia per migliaia di imprese e lavoratori si aggiunge lo scaricabarile (altro classico di questo governo) sui sindaci. È solare l’impreparazione davanti a questa nuova e prevedibile ondata di contagi. Sul Mes, poi, Conte ha dato vita a un soliloquio nel quale è stato incapace di fare l’unica cosa che avrebbe dovuto: assumersi la responsabilità invece che fuggire dalla realtà».

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