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I GIOVANI HANNO BISOGNO DI SEGNALI DI FIDUCIA. ASCOLTARE E COMUNICARE LA RICETTA PER SUPERARE LE DIFFICOLTÀ.

Hanno bisogno di segnali di fiducia, in un momento di grande difficoltà e incertezza, alla luce di una situazione complessa e delicata imposta dal Coronavirus, che ha tolto tanto ai giovani.

Nessuno potrà fargli rivivere appieno questi fantastici anni. Spesso ci vengono segnalate critiche verso la condotta di alcuni ragazzi per il mancato rispetto delle regole, giudizi che a volte li individuano come responsabili di un peggioramento della situazione sanitaria. Sicuramente ci sono stati comportamenti poco esemplari, frutto dell’impeto giovanile, ma non dobbiamo dimenticare che neanche gli adulti  possono dichiararsi estranei da tale condotta.

Non bisogna fare di tutta un'erba un fascio, tanti di loro hanno dimostrato di essere responsabili, rispettando le regole ed aiutando la comunità in vario modo, dalla distribuzione delle mascherine a migliaia di famiglie fino alla consegna dei pasti a domicilio, senza dimenticare i tantissimi gruppi di studio online e di assistenza reciproca fra alunni. La cosa di cui ci si dimentica, è tutto ciò che la pandemia ha tolto ai nostri giovani e quanto ancora toglierà loro.

Sono stati assaliti dalla noia, tutto ciò che li divertiva è praticamente scomparso: le uscite con gli amici, lo sport, la discoteca, i concerti. Il cervello adolescente si annoia più facilmente perché è predisposto ad esplorare il mondo e nuove esperienze, ma anche nuove capacità.

Sono loro, le prime vittime di una situazione che li sta privando di avventure e momenti che mai nessuno gli darà indietro. L'augurio è che presto si possa tornare alla normalità ed alla spensieratezza che da sempre contraddistingue soprattutto i più giovani e che questo virus si è illuso di poterci portare via.

È un dovere dell’Europa, intervenire e far si che i giovani possano in maniera repentina, tornare ad essere il volano del futuro del Pianeta.

L’impatto emotivo del Covid, dei lockdown e della didattica a distanza deve essere superato. Il distanziamento sociale, l’ansia e l’incertezza legata al virus, la semplice mancanza di routine, devono essere sormontate con l’aiuto concreto delle istituzioni.

Una buona comunicazione è senza dubbio una delle armi più potenti, come il saper ascoltare. Comunicare con i giovani su come si sentono e come stanno sviluppando le tante informazioni che ricevono, può munire loro i mezzi indispensabili per superare questo periodo; da non dimenticare il saper ascoltare, è sostanziale in qualsiasi circostanza, li fa alleggerire  di quel fardello che portano sulle spalle e che spesso non li fa aprire verso il mondo degli adulti.