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Il successo del Manifesto Conservatore per Roma

Personalità, fondazioni e associazioni rappresentative del pensiero popolare, cattolico, liberale – termini forse addirittura limitanti rispetto a questo movimento d’opinione e di proposte – si riconoscono nel termine “conservatore”....

Nelle estreme difficoltà che l’Italia sta affrontando, e che solo un ottimista potrebbe ritenere dovute esclusivamente alla pandemia, un fatto positivo sta emergendo con forza.

In un momento in cui il pensiero unico vorrebbe omologare, censurando, i pensieri, la “cultura” mainstream propaganda un mondo tutto uguale dove non solo le identità storico-culturali sono retaggi del passato da condannare e cancellare, magari abbattendo le statue, ma anche la religione è vista come un mix tra esoterismo e superstizione che può e deve essere dimenticato – ovviamente solo se cristiana o ebraica. Quella islamica va bene anche se integralista… – c’è chi non accetta il declino.

Forse è la forza della disperazione che risponde a un contesto terribile e a quella che qualcuno vorrebbe essere la fine della civiltà occidentale, sicuramente è l’amore per la nostra nazione e per il futuro dei nostri figli che spinge sempre più intellettuali, uomini di cultura, imprenditori, accademici e associazioni a mettersi in gioco per promuovere una visione diversa dell’Italia.

Personalità, fondazioni e associazioni rappresentative del pensiero popolare, cattolico, liberale – termini forse addirittura limitanti rispetto a questo movimento d’opinione e di proposte – si riconoscono nel termine “conservatore”.

Importantissima, a questo proposito, la realizzazione del Manifesto Conservatore per Roma – e quando si parla della capitale si parla anche di tutta Italia -.

Libertà, bellezza, cultura, legalità, Mediterraneo, sostenibilità, spiritualità, solidarietà, sussidiarietà, futuro.

10 parole, 10 temi, 10 strade da percorrere per una Roma che può e deve rinascere. Qui è possibile leggere il manifesto: https://www.manifestoconservatore.roma.it.

Ma le idee camminano sulle gambe degli uomini che le interpretano e le sanno portare lontano.

Il manifesto nasce con le gambe robuste e le teste salde di questi promotori:

Giampaolo Rossi – Ex membro CDA Rai e prof. universitario
Federico Carli – Associazione Guido Carli
Lorenzo Malagola – Fondazione De Gasperi
Pietro Paganini – Competere
Daniela Bianchini – Centro Studi Livatino
Gabriele Checchia – Ambasciatore
Raffaele Fitto – ECR
Mihaela Gavrila – Università La Sapienza
Francesco Giubilei – Nazione Futura
Maurizio Leo – Fondazione Kypseli
Vincenzo Mannino – Lettera 150
Gaetano Massara – Associazione Guido Carli
Amy Rosenthal – Guarini Institute of Public Affairs
Salvatore Sfrecola – Fondazione Farefuturo
Edoardo Sylos Labini – CulturaIdentità
Giulio Terzi di Sant’Agata – Ambasciatore
Giuseppe Valditara – Lettera 150

“Siamo orgogliosi d’essere promotori – commenta Federico Carli – di un documento che, in dieci punti, traccia una linea da seguire per affrontare e risolvere la crisi politica e di valori che opprime la nostra città.

“Con questo manifesto vogliamo ricostruire una evocazione della politica – commenta Giampaolo Rossi – convinti che il governo di una nazione o di una città non sia solo la gestione tecnocratica di una macchina amministrativa ma si leghi ad un aspetto valoriale di visione a lungo termine”.

A loro si sono affiancati nomi eccezionali della cultura, del giornalismo, dell’imprenditoria, dell’associazionismo e dell’accademia italiana come il prof. Francesco Saverio Marini – tra l’altro vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti -, il prof. Francesco Di Ciommo – prorettore presso l’università Luiss Guido Carli -, il prof. Fabrizio Antolini – Presidente della Società Italiana di Scienze sul Turismo -, il prof. Francesco De Rosa – direttore delle Malattie infettive dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti -, Anna Maria Gregori – Giudice presso il Tribunale di Roma -, il Cavaliere del Lavoro Bepi Lobuono, i volti noti dello spettacolo Gabriella Carlucci e Steve La Chance. Mentre, fra i politici oltre all on. Vittorio Sgarbi e al responsabile del programma di Fratelli d’Italia, il sen. Giovanbattista Fazzolari ovviamente non poteva mancare il Presidente dei Conservatori Europei Giorgia Meloni.

“Ho sottoscritto con convinzione, anche in qualità di Presidente del Partito dei Conservatori Europei, il “Manifesto Conservatore per Roma” promosso dall’associazione Guido Carli e da numerose realtà popolari, cattoliche, liberali e conservatrici a sostegno di Enrico Michetti. Credo fermamente che l’azione politica debba essere guidata da dei valori forti di riferimento. La difesa della libertà, dell’identità, della memoria nazionale, delle radici classiche e cristiane dell’Europa, dell’idea di Patria sono i valori su cui costruire oggi le basi per il riscatto di Roma e presto quello della Nazione. L’adesione al Manifesto in pochi giorni di oltre duecento personalità del mondo accademico, della cultura, del mondo produttivo e delle professioni smentisce la falsa narrazione di un centrodestra privo di qualità e di classe dirigente per il governo di Roma e dell’Italia.”

La prima firma del manifesto è di Enrico Michetti. Il professore candidato a Sindaco di Roma per il centrodestra ha recepito, condiviso e fatto suo il manifesto.

Michetti, l’uomo giusto, quello che “risolve i problemi”, sa che Roma si governa con capacità, professionalità, visione del futuro ma anche, e forse soprattutto, valori saldi.

E nel manifesto, e nei suoi aderenti, sono presenti valori e capacità. Una futura classe dirigente capace di salvare Roma, prima, e poi l’Italia.