Lo Sport è fondamentale per la società, per lo sviluppo e la crescita dei bambini, dei ragazzi, degli adulti e, soprattutto, per gli anziani.
Lo sport è un istituto di vita, attraverso lo sport si imparano regole e le regole sono il fondamento della società integra e onesta.
Attraverso lo sport si impara a stare con gli altri per spartire e cooperare negli obiettivi comuni anche i più difficoltosi.
Attraverso lo sport si può arrivare a mete a prima vista irraggiungibili.
Singolare è ciò che viene ricondotto sullo sport e la migrazione, argomento trattato anche sul libro bianco.
Bisogna leggerlo quel libro perché in esso insistono molti nuovi punti di partenza.
C’è bisogno di servirsi del potenziale dello sport per l’inclusione sociale, per l’integrazione e per le pari opportunità.
Soprattutto per le pari opportunità, lo sport per tutti e di tutti
Lo sport partecipa in modo sintomatico alla connessione finanziaria e collettiva e a una istituzione più completata.
Tutti, ma proprio tutti i vari membri della società dovrebbero avere ingresso gratuito allo sport, appunto per questo è utile analizzare le esigenze esclusive e la situazione dei raggruppamenti purtroppo meno rappresentati, e anche, della funzione caratteristica che lo sport può avere per gli adolescenti, per i portatori di handicap e per tutti coloro che, sfortunatamente, arrivano da contesti svantaggiati.
Lo sport può semplificare l’integrazione dei migranti regolari e delle persone d’origine straniera che vivono nella nostra società, perché lo sport è l’unico mezzo di trasporto culturale che può realmente sostenere il dialogo interculturale.
Lo sport incoraggia il senso comune di appartenenza e il senso comune di partecipazione, quindi può essere uno dei migliori dispositivi d’integrazione sociale degli immigrati.
Proprio per questo motivo è assolutamente rilevante il poter concedere l’uso di spazi per lo sport e a mezzo di essi sostenere le attività concernenti lo sport, al fine di poter concedere veramente la tanto raccontata accoglienza in una società che solo con gli spazi adeguati e con progetti tangibili può interagire positivamente con la realtà che oggi ci vede al centro di eterne polemiche di non aggregazione.
La Commissione crede che sia avverabile la possibilità di sfruttare al meglio il grande potenziale dello sport quale strumento per l’inclusione sociale nelle politiche, nelle azioni e nei programmi dell’Unione europea e degli Stati membri.
Questo è significativo per il contributo dello sport alla creazione di posti di lavoro e alla crescita e alla ripresa economica, in particolare nelle zone in condizione d'inferiorità economica e di sviluppo aggregativo.
Tutte le attività sportive senza scopo di lucro che contribuiscono alla connessione sociale e alla collocazione sociale delle categorie più vulnerabili e fragili possono essere considerate servizi sociali d’interesse internazionale.
In sintesi, lo sport non solo incoraggia il benessere fisico e sociale ma come incoraggiamento al raggruppamento sociale, rimanendo il migliore strumento di prevenzione e impulso alla buona salute.
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