In seguito al risultato delle elezioni di domenica 30 agosto in Montenegro, il presidente Milo Đukanović ha perso, dopo trent'anni di dominio assoluto, il controllo del parlamento di Podgorica....
Nel 2020 in Montenegro è caduto l’ultimo bastione dell’autocrazia europea: il paese sarà trasformato da un “regime ibrido” ad una democrazia pienamente funzionante. Lo afferma, in un’intervista ad “Agenzia Nova”, il leader del partito Per il futuro del Montenegro, Zdravko Krivokapic, che dopo le elezioni del 30 agosto ha ricevuto l’incarico di formare il nuovo Governo.
Il paese balcanico, negli ultimi trent’anni, ha vissuto sotto il potere incontrastato di Milo Djukanovic. Premier infinite volte, presidente per la seconda, dopo 27 anni di potere, lui che ne ha appena 56, è l’ultimo sopravvissuto dei dinosauri balcanici e non ha intenzione d’estinguersi. Così scriveva di lui il quotidiano italiano Corriere della Sera.
Un padre-padrone che da comunista e fervente filo-jugoslavo, è diventato al momento giusto filo-occidentale, anti russo e social democratico, portando il suo paese nella NATO nel 2017, fingendosi grande sostenitore dell’UE. Proprio quell’Unione Europea dei diritti e delle libertà che sembra aver abbassato un pò troppo la guardia rispetto a quanto accaduto fino a poco tempo fa agli oppositori di Djukanovic, spesso e volentieri arrestati per reati d’opinione.
Per non parlare della libertà religiosa. Il suo partito social democratico che non è altro che il Partito comunista del periodo di Tito con un altro nome, ha promosso una legge che mira a impossessarsi dell’intero patrimonio della Chiesa ortodossa serba in Montenegro. Il provvedimento preve che tutte le comunità religiose presenti nel Paese, compresa la Chiesa ortodossa serba, debbano provare di possedere le loro proprietà sul territorio montenegrino da prima del 1918, in caso contrario tali beni e proprietà vengono confiscati.
Tuttavia adesso il cambiamento sembra a portata di mano. Giovedì 8 ottobre, il Presidente della Repubblica, lo stesso Dukanovic, non ha potuto fare altro che dare l’incarico di formare il nuovo Governo a Krivokapic, leader della formazione filoserba ” Per il futuro del Montenegro” che insieme a il partito centrista” La pace è la nostra nazione” e alla lista civica “Nero su Bianco”, forze politiche coalizzate, dispone di 41 seggi su 81 nel Parlamento di Podgorica, sembrando in grado di assicurare al Paese un Governo.
Imparentato