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Registrazione droni & UE

EASA e la nuova piattaforma di interscambio per la registrazione dei droni

La nuova piattaforma gestita da EASA regolerà la registrazioni dei droni nell'Unione Europea...

Il 22 ottobre 2020 EASA, ovvero l’Agenzia UE per la sicurezza aerea, ha introdotto una piattaforma dedicata alla registrazione dei droni aperta a tutti le autorità nazionali facenti parti dell’Unione. 

L’obiettivo è semplice: permettere agli utenti registrati di poter far volare il proprio drone in qualsiasi stato membro

Tutti i droni superiori ai 250 grammi, infatti, potranno essere registrati sul portale nazionale e attraverso questa semplice operazione i dati verranno condivisi automaticamente con tutti i database degli altri stati europei che aderiscono a questa normativa. 

L’obbligo di registrare il proprio drone, lo ricordiamo, entrerà in vigore con l’applicazione della normativa 2019/947 il 1° gennaio 2020 a livello europeo, ma a livello nazionale questo è già imposto dal regolamento ENAC. 

Come affermato da Patrick Ky, direttore esecutivo dell’EASA:

I droni sono i nuovi arrivati negli ambienti urbani frenetici  ed è importante che le autorità aeronautiche sappiano chi li sta usando e per quale scopo, per garantire che i cittadini che svolgono le loro attività quotidiane si sentano, e in effetti siano, al sicuro, anche se i droni volano nelle vicinanze"

“Vogliamo rendere questo processo il più semplice possibile per gli utenti. Il repository consente di condividere con altre le informazioni registrate presso un’autorità, creando le basi per un utilizzo continuo dei droni in tutta l’Unione europea senza la necessità di registrarsi separatamente presso tutti gli Stati membri”.

Nella nuova normativa che regola il volo dei droni, in realtà, si impone la registrazione di operatori e droni certificati, ovvero dispositivi di grosse dimensioni che vengono usati principalmente per fini aziendali.

Leggendo la normativa, però, si trovano nuove indicazioni che potrebbero essere introdotte in maniera graduale ed entro il 31 dicembre 2022.

Al momento, EASA mette a disposizione una piattaforma di interscambio che sfrutta tecnologie aperte e protette capaci di facilitare il trasferimento di tutte le informazioni necessarie tra stati membri. 

In più, questo sistemo servirà, in futuro, a creare una banca dati completamente centralizzata che getterà le basi per un database condiviso tra EASA, l’Agenzia Spaziale Europea e tutti gli Stati, per tutto ciò che concerne certificati, approvazioni, licenze, dichiarazioni e trasferimenti di responsabilità, oltre ai dati di registrazione dei droni.