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Marcatura EU dei droni

Marcatura europea dei droni: sarà retroattiva? Ne parla DJI

Cosa succederà ai droni già presenti sul mercato quando diventerà obbligatoria la marcatura europea?...

La marcatura europea dei droni è sicuramente una delle questioni più spinose che riguardano la nuova normativa EASA che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2021. 

Molti dei droni usciti nell’ultimo periodo (come il DJI Mavic Mini 2) sono stati immessi sul mercato senza questo specifico requisito, deludendo, in un certo senso, le aspettative di tantissimi utenti del Vecchio Continente. 

Ecco perché la marcatura retroattiva dei droni è diventata un argomento di discussione particolarmente sentito nella comunità; se, in un primo momento sembrava impossibile che la Commissione Europea concedesse la possibilità di marcare i droni anche dopo la loro messa in commercio, dopo le legittime pressioni da parte dei costruttori sembra che qualcosa sia cambiato.

Secondo la nuova legislazione, infatti, i droni senza alcuna marcatura di classe potranno continuare a volare indisturbati fino al 2023 nelle Limited Open Category e, successivamente, in classe A1(C0) per gli esemplari che pesano meno di 250g e in classe A3 per tutti gli altri.

In più, qualora non fosse richiesto specificatamente dallo spazio di volo prescelto, il drone senza marcatura potrà anche essere sprovvisto di transponder

Dato che l’argomento è particolarmente importanti per case produttrici e utenti, in questi giorni anche DJI, brand cinese leader del settore, ha detto la sua. 

Pare, infatti, che il produttore stia lavorando a stretto contatto con l’organismo di certificazione tedesco TÜV Rheinland per capire, effettivamente, quali dei droni attualmente in commercio possa essere in linea con i requisiti specificati da EASA in termini di marcatura di classe. 

Sul post uscito sul loro blog enterprise, si legge:

"Gli attuali droni sul mercato non possono ottenere semplicemente la marcatura retroattivamente, però possono passare attraverso un processo che verifica la loro conformità ai nuovi requisiti per poi diventare un 'nuovo' prodotto con relativa marcatura" 

Questo vuol dire che, al momento giusto, sarà la stessa DJI a comunicare una lista di droni che potranno ricevere retroattivamente la marcatura; per eseguire questa operazione potrà essere necessario fare un aggiornamento software e hardware direttamente tramite la casa madre. 

Per quanto riguarda, invece, la possibilità dei singoli utenti di effettuare questo intervento attraverso una specifica procedura approvata da EASA, tutto sembra essere ancora in divenire.