Fa ripartire il turismo è possibile, se solo l’Europa si muovesse. Fratelli d’Italia da mesi chiede la dichiarazione dello ‘stato di crisi’ per il settore del turismo. “Una scelta che avrebbe consentito di usufruire appieno degli aiuti di stato autorizzati dall’Ue. L’Ue è stata finora latitante: non si sono viste le risorse dedicate al turismo nel Recovery Fund. Risorse che il Commissario Breton aveva promesso addirittura nella misura del 25%.E il bilancio 2021-27 non precede una linea specifica per il settore”. È quanto ha dichiarato il Capo-delegazione di Fratelli d’Italia e relatore ombra sul turismo al Parlamento europeo, Carlo Fidanza. L’esponente del gruppo FdI-Ecr è intervenuto al convegno “Turismo e piano di ripresa Ue” organizzato dall’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia.
Turismo, Fidanza: “Evitare accordi discriminatori per l’Italia”
“Ora attendiamo la comunicazione della Commissione sul ‘green pass’ e ci auguriamo che possa nascere uno strumento interoperabile in cui raccogliere le diverse certificazioni sanitarie, non solo vaccinali, per evitare corridoi bilaterali e accordi discriminatori che stanno tagliando fuori l’Italia dai flussi della prossima estate”. Da tempo FdI si spende per la ripartenza del Turismo e per i suoi operatori in profonda crisi.
Turismo: “Disattivare la direttiva Bolkestein per le imprese balneari”
Infine, occorre una forte iniziativa politica per disattivare la direttiva Bolkestein per le imprese balneari, che dopo anni di incertezza normativa ora subiscono sentenze di vari tribunali e iniziative dell’Antitrust. Occorre ribadire con forza che le nostre spiagge sono beni e non servizi e come tali non devono rientrare nel campo di applicazione della Bolkestein”, conclude Fidanza.
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