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L’educazione digitale a scuola: una sfida da vincere!

L'innovazione digitale, una tematica da tempo al centro delle politiche educative europee, ha avuto un’accelerazione con la pandemia da Covid 19, che ha costretto il sistema ‘scuola’ ad organizzare la didattica a distanza servendosi dei mezzi digitali a disposizione, mettendo a sistema e sperimentando le tecnologie didattiche come mai prima era stato fatto.

L’educazione digitale rappresenta da anni una tematica di punta delle politiche europee nel settore dell’istruzione, basti pensare che la competenza digitale è stata inserita fin dal 2006 tra le competenze chiave per l’apprendimento permanente nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente, e che la Raccomandazione del 2018, sempre sullo stesso tema, ribadisce la sua importanza e la definisce come segue: ‘La competenza digitale presuppone l’interesse per le tecnologie digitali e il loro utilizzo con dimestichezza e spirito critico e responsabile per apprendere, lavorare e partecipare alla società’.

Più recentemente, nel Piano d’azione della Commissione europea per l’istruzione digitale 2021-2027, dal titolo ‘Ripensare l’istruzione e la formazione per l’era digitale’ del 30 settembre 2020, viene sottolineata l’importanza dell’uso delle tecnologie digitali non solo per l’apprendimento e l’insegnamento ma anche per la qualità e l’inclusività dei sistemi educativi europei.

E ancora, nel corso del Terzo vertice europeo sull’istruzione, che si è tenuto a dicembre 2020, si sono discussi temi importanti correlati all’educazione digitale e sono emerse in maniera evidente le sfide che i sistemi di istruzione e formazione europei dovranno affrontare nell’era post-Covid. Un obiettivo di grande portata è senza dubbio la realizzazione entro il 2025 di uno Spazio europeo dell’istruzione resiliente, che si misuri con grandi mete come la sostenibilità ambientale, l’innovazione digitale e l’inclusione sociale.

Data l’attualità del tema, uno studio della rete Eurydice del 2019, Digital Education at School in Europe, continua ad offrire spunti di riflessione. I livelli di istruzione coperti dallo studio sono il livello primario e quello secondario (inferiore e superiore), e l’anno scolastico di riferimento è il 2018/2019. Le informazioni prendono in esame i dati nazionali dei 28 Stati membri dell’UE (al momento dell’uscita della pubblicazione, il Regno Unito era ancora formalmente parte dell’Unione) e di Albania, Bosnia-Erzegovina, Svizzera, Islanda, Liechtenstein, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia e Turchia, arrivando a coprire ben 43 sistemi educativi in totale.

Cosa si intende con educazione digitale? Il rapporto di Eurydice utilizza l’espressione ‘educazione digitale’ per sottolineare due prospettive distinte ma complementari che accompagnano le tematiche affrontate: da un parte, lo sviluppo delle competenze digitali di alunni, studenti, insegnanti, dirigenti scolastici, e dall’altra, l’utilizzo a fini pedagogici delle tecnologie digitali per supportare, migliorare e trasformare l’insegnamento e l’apprendimento.