L’esclusione ci riguarda quanto l’inclusione.

L’esclusione è un problema che riguarda tutti noi.

La Banca mondiale ci racconta che la povertà non risparmia neanche l’Europa.

E la povertà è esclusione.

L’esclusione sociale, quindi, non è un problema così lontano dalle nostre case.

Appare semplicistico leggere i dati, il 24 per cento della popolazione Europea è a rischio e le categorie maggiormente e rischio sono i bambini e gli anziani.

Tutto questo in Europa ma nei Paesi a sud del nostro mondo, la situazione è gravissima

ancora più grave.

In africa le donne non hanno diritti.

Non sono invitate nei tavoli decisionali, non possono né lavorare né possedere qualcosa.

Parlare poi di violenza psicologica e fisica è quasi superfluo perché nel loro mondo, fin troppo vicino al nostro, la realtà di tutti i giorni è fatta di assoluta discriminazione.

C’è chi fugge ma poi qui non trova ciò che si aspettava, ciò che qualcun altro gli aveva promesso, perché migrare implica il doversi impegnare a rendere migliore la terra promessa.

Impegnarsi per favorire l’inclusione sociale significa fare realmente qualcosa di concreto per combattere la fame e la povertà,  anche attraverso lo sport.

L’Italia lo sa.

L’Europa lo sa.

Anche l’Onu lo sa.

Fra gli obiettivi primari dell’Onu, infatti, vi è quello dello sviluppo sostenibile il cui programma stabilisce la necessità di rendere tutte le città Europee più vivibili, più sicure e, soprattutto, inclusive.

Solo sostituendo l’attuale politica Italiana possiamo rendere il nostro paese, e quindi le città, ricettivo ed aggregante.

Fissiamo degli obiettivi di sviluppo sostenibile, tutti noi, anche singolarmente possiamo dare il nostro contributo sociale.

In Italia così come nel mondo interno, noi da sempre siamo promotori di enormi progetti a sostegno delle comunità più bisognose, con progetti inquadrati alla lotta per i diritti fondamentali, l'educazione scolastica e a supporto delle emergenze nelle zone ad alto rischio.

Il nostro contributo è il tuo contributo, ogni azione è necessaria per permettere il raggiungimento degli  obiettivi ormai non più importanti ma, fondamentali.