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LO SPORT VIENE VISTO COME VEICOLO TRAINANTE DI INCLUSIONE SOCIALE PER I GIOVANI?

Viviamo in un mondo sempre più globalizzato e la valorizzazione delle differenze e l’incontro tra culture diverse, sono concetti al centro dell’attenzione.

Tanti sono i passi che si sono fatti in Europa per la politica dell’inclusione dei giovani, ci chiediamo sempre più, se lo sport viene visto come veicolo trainante per l’integrazione e la lotta alle disuguaglianze soprattutto nel mondo giovanile.

Siamo fermamente convinti di si, lo sport è una “lingua” globale e può arrivare in qualsiasi angolo del Pianeta ed essere la leva di sviluppo definitiva in qualsiasi contesto sociale volto all’inclusione.

Un ruolo fondamentale può giocarlo la strategia di mettere assieme pubblico e privato, creare salde sinergie, occasioni di confronto continuo per far sì che lo sport sia veramente lo strumento principe dell’inclusione.

Non dobbiamo assolutamente dimenticare, che lo sport è anche cultura. Non bisogna sottovalutare il valore culturale inestimabile delle varie discipline sportive, quest’ultime intese come un ambiente dove poter far crescere l’uomo in tutte le sue caratteristiche.

Lo sport è trasversale, e proprio per questo è in grado di trasmettere modelli di vita e pratiche di comportamento più o meno integerrime, lo sport non è altro che lo specchio della nostra società. È capace di contribuire operosamente alla formazione delle personalità di chi lo pratica, la disciplina è uno dei valori più saldi di chi fa pratica sportiva: ogni individuo, per affrontare al meglio gare e allenamenti, deve condurre necessariamente una vita equilibrata e regolare, fatta di sane abitudini.

Tutto ciò è di fondamentale importanza, aiuta i giovani a strutturare il proprio tempo, ad avere il controllo sul proprio carattere, a rispettare gli impegni presi e soprattutto il tempo che questi prendono.

Se ci si avvicina alle discipline sportive in modo corretto, si riesce senza meno a generare benessere su diversi aspetti, su tutti la salute, ma non sono da meno, la crescita cognitiva, l’inclusione ed il rispetto per le diverse culture.

La funzione sociale dello sport è uno dei suoi fondamenti, obbligare i ragazzi a vivere in un gruppo, per poi sentirsi parte di un determinato contesto sociale! E anche questo, Nelson Mandela affermava che “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di ricongiungere le persone come poche altre cose. Ha il potere di risvegliare la speranza dove prima c’era solo disperazione”.