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Padova verso la candidatura a Città Europea dello Sport 2023

La città veneta si appresta a concorrere alla candidatura come Città Europea dello Sport per l’anno 2023. A renderlo possibile il sostegno di Fratelli d’Italia all’interno del Consiglio Regionale del Veneto, con una mozione che accoglie l’idea della giunta padovana di centrosinistra.

Il titolo di “European City of Sport” viene assegnato, dal 2007, ad alcuni comuni con una popolazione ufficiale tra 25.000 e 499.999 abitanti all’interno del continente europeo. Nel corso di questi anni sono molte le città italiane ad essere state insignite di questo titolo. La prima, proprio nel 2007, fu Palermo, mentre ad oggi sono 50 le città italiane che hanno avuto l’onore di essere annoverate tra le Città Europee dello Sport. Nel 2014 furono ben 10, mentre nel 2015 (unica volta) l’ambito titolo non raggiunse lo stivale.

Nei giorni scorsi il consigliere regionale del Veneto per Fratelli d’Italia, Enoch Soranzo, membro dell’ufficio di presidenza della Sesta Commissione consiliare permanente sport, cultura, istruzione e università, ha presentato all’Aula di Zaia una mozione che appoggia la candidatura avanzata dalla giunta padovana con il suo Assessore allo Sport, Diego Bonavina. “Ho promosso e depositato in Consiglio regionale del Veneto una mozione che impegnerà la Giunta Zaia a sostenere attivamente la candidatura di Padova a Capitale europea dello Sport 2023”. Secondo il consigliere, per Padova non dovrebbe essere troppo difficile aggiudicarsi il titolo di Città Europea dello Sport nell’anno 2023: “Una candidatura che potrebbe rivelarsi a portata di mano per una città caratterizzata da una solida e profonda tradizione sportiva – ha spiegato il consigliere Soranzo - Padova vanta infatti un lunghissimo elenco di grandi campioni e di successi, ed una rete organizzata e diffusa di impianti e di associazioni sportive che animano il territorio operando a beneficio della salute dei suoi cittadini”.

La mozione che potrebbe consegnare a Padova la candidatura a questo titolo è stata sottoscritta anche dagli altri membri del gruppo di FdI in Regione veneto, Raffaele Speranzon, Daniele Polato, Tommaso Razzolini e Joe Formaggio. Nelle prossime settimane il testo dovrebbe arrivare alla discussione dell’Aula di Palazzo Ferro-Fini, con buone possibilità di ottenere un’approvazione bipartisan. Naturalmente scegliere Padova come Città Europea dello Sport ha un senso anche nell’ottica della ripresa dopo le chiusure dovute all’emergenza sanitaria che in quella regione ha colpito duro: “La pandemia e le restrizioni adottate – afferma Soranzo - hanno messo a dura prova gli operatori di questo settore e modificato gli stili di vita degli italiani all’insegna di una maggiore sedentarietà, allontanando molti atleti dalla pratica sportiva”.

L’identificazione della città di Padova per questa candidatura non arriva certamente dal nulla. Infatti si inserisce in un contesto locale e regionale strettamente legato allo sport e alle sue tradizioni. “Il Veneto – spiega il consigliere Soranzo - svetta nelle classifiche nazionali sullo sport per numero di atleti (secondi solo alla Lombardia) e di società sportive (con l’8,5% delle realtà), ma anche di operatori impiegati (il 10,3% del totale italiano) e di popolazione attiva che pratica almeno un’attività sportiva, ovvero il 40,6% dei veneti a fronte di una media nazionale del 33,9%”.