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Migranti, nuovo schiaffo all’Italia: dall’Ue nessuna risposta alla richiesta di solidarietà di Lamorgese

Diversi Stati membri dell’Ue sono stati contattati, nessuno ha preso impegni per la ricollocazione dei migranti. All’indomani dell’appello del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, all’Europa affinché collabori alla gestione dell’ondata migratoria che sta investendo il nostro Paese, la risposta è l’ennesimo schiaffo al nostro Paese. 

Nessuno Stato Ue vuole i migranti 

Il portavoce della Commissione Ue, Adalbert Jahnz, nel corso di un incontro con la stampa ha spiegato che, dopo il colloquio intercorso ieri tra Lamorgese e la commissaria alle Migrazioni e agli Affari Ylva Johansson, Bruxelles «finora ha avuto contatti con diversi Stati membri», ma «non ci sono impegni specifici di ricollocamenti». La Commissione, ha aggiunto, «è in diretto contatto con le autorità italiane» e «continua a chiedere agli Stati membri di mostrare solidarietà» con l’Italia. 

La richiesta di solidarietà all’Italia cade nel vuoto 

Ieri Johansson aveva spiegato di aver parlato con la titolare del Viminale, sottolineando che «occorre solidarietà verso l’Italia», ora che gli sbarchi sulla rotta del Mediterraneo Centrale stanno riprendendo. «Faccio appello agli Stati membri – aveva detto – perché aiutino, con i ricollocamenti. È ora di mostrare solidarietà con l’Italia». Lamorgese aveva chiamato Johansson chiedendo che, in attesa della nuova definizione del nuovo patto europeo per l’immigrazione e l’asilo, l’Ue attivasse un meccanismo temporaneo di solidarietà volontaria tra gli Stati disponibili per il ricollocamento dei migranti. 

La Germania sposta l’attenzione sulla rotta balcanica 

Oggi la doccia fredda della mancata risposta a quella chiamata. E, anche, un intervento del ministro dell’Interno tedesco, Horst Seehofer, che ha tutta l’aria di voler minimizzare il problema del Mediterraneo. «Sembra che i numeri dei migranti in arrivo stiano aumentando significativamente, in particolare lungo la rotta balcanica», ha detto Seehofer, per il quale c’è la necessità «di fare qualcosa per non tornare a livelli allarmanti». 

Meloni: «L’unica misura seria è il blocco navale» 

«Con il ministro Lamorgese ci siamo messaggiati ieri. Però, se si aspetta la solidarietà europea penso che andrà a finire come sui vaccini: il nulla», aveva commentato Matteo Salvini a ridosso della notizia della chiamata tra Lamorgese e Johansson. Giorgia Meloni, poi, era tornata a chiedere il blocco navale, «l’unica misura seria per contrastare il business dell’immigrazione clandestina e fermare una volta per tutte le morti in mare».