“Siamo a favore del Recovery Fund ma non possiamo accettare un regolamento che reintroduce le regole dell’austerità mettendo a serio rischio la fase attuativa del piano in Italia”. Questa la posizione e la preoccupazione di Fratelli d’Italia. Che auspica la necessaria elasticità europea nei confronti nei paesi membri più penalizzati.
Fratelli d’Italia, sì al Recovery ma senza cappio
“Inutile negarlo, la pandemia sta colpendo tutta Europa. Ma le conseguenze sulle economie nazionali sono e saranno differenti ed è necessaria la massima flessibilità per evitare di interrompere gli stanziamenti alle nazioni più indebitate. Che sono anche le più bisognose del sostegno europeo”. Così Raffaele Fitto, co-presidente del gruppo Ecr e membro della Commissione Affari economici del Parlamento europeo. Che annuncia la sua astensione sul provvedimento nella seduta odierna della Commissione.
“Fidanza: non deve trasformarsi in un nuovo Mes”
“Il Recovery Fund non può e non deve trasformarsi in un nuovo Mes. Un nuovo strumento per strangolare le economie del sud Europa, a partire da quella italiana”, gli fa eco Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia a Bruxelles. “Se vuole essere davvero uno strumento per la ripresa si deve consentire di spendere fino all’ultimo centesimo le risorse previste. Naturalmente con trasparenza e regolarità. Ma senza reintrodurre dalla finestra la stagione dell’austerità. Che tutti a parole dichiarano di aver archiviato per sempre”.
Il governo mette la quinta sul Recovery plan
Intanto a Roma il governo è al lavoro per portare il Recovery plan nel ‘Consiglio dei ministri della verità’ previsto per la serata di martedì 12. Per evitare ulteriori pressing di Italia Viva, il premier Conte e il ministro dell’Economia stanno facendo il possibile per evitare nuovi rinvii. Lo scostamento di bilancio, che dovrebbe aggirarsi attorno ai 24 miliardi, si approverà in un altro Cdm, che dovrebbe tenersi sempre in settimana.
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