La Ue non può fare causa ad Astrazeneca per inadempienza sulla consegna dei vaccini. C’è una clausola, scritta dagli stessi burocrati europei, che lega le mani all’Europa. E il Belgio era a conoscenza, prima della firma del contratto fra Astrazeneca e la Ue, che l’accordo stretto era per la fornitura dei vaccini era sbilanciato a favore della società anglosvedese. Ma la questione non ebbe seguito poiché oramai il contratto era stato in gran parte redatto. E si ritenne di soprassedere. Con il senno di poi oggi si può senz’altro dire che fu una scelta sbagliata e dannosa per i cittadini europei.
L’increscioso retroscena è emerso da un parere inviato dalla società di consulenza Deloitte al governo belga, contenuto in una serie di documenti ottenuti dalla rivista belga Knack e analizzati in collaborazione col sito Politico.
Dalla lettura dei documenti appare che almeno un governo della Ue, quello belga appunto, era consapevole dell’assenza nel contratto di leve efficaci nei confronti di AstraZeneca, prima della firma tra la casa farmaceutica e la Commissione europea.
Ma, appunto, pur essendo state avvertite in anticipo che il contratto che l’Unione europea stava per stipulare con AstraZeneca era ‘debole’ e non prevedeva di fatto conseguenze, in caso di inadempienza, per la casa farmaceutica, le autorità del Belgio non avrebbero agito a seguito di questi avvertimenti, poiché il contratto era in gran parte stato già redatto.
“Riteniamo che vi siano buone ragioni per aspettarsi che il previsto programma di consegne venga rispettato”, scrivevano gli esperti di Deloitte il 17 agosto del 2020, dopo avere esaminato il contratto per conto del governo belga.
“Tuttavia – aggiungevano i consulenti di Deloitte – (l’accordo di acquisto) non prevede sanzioni quando le date e i quantitativi delle consegne non vengono rispettati“.
La questione è ora diventata di stringente attualità, dopo che l’Unione europea ha annunciato un’azione legale nei confronti di AstraZeneca, che ha finora consegnato solamente un terzo delle 300 milioni di dosi di vaccino che erano state inizialmente promesse entro giugno.
La rivelazione del parere negativo di Deloitte sulla formulazione del contratto con AstraZeneca, sottolinea Politico, solleva domande sull”ingenuità’ dei negoziatori della Ue.
Nel contratto è contenuta perfino una clausola nella quale si attesta che la Commissione europea non può fare causa ad AstraZeneca in caso di inadempienza sulle consegne.
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