Sono senza dubbio complessi i meccanismi delle istituzioni comunitarie, spesso non è facile cogliere tutti i passaggi dello svolgimento del dibattito scaturito intorno al ruolo dei giovani,
nelle politiche comuni ai diversi stati membri.
Un discorso che parte da lontano, negli anni ’80 quando si concretizza sempre più l’idea di un’Unione che sia non solo di interessi economici, ma una vera e propria grande comunità che confluisca in ampie sfere della vita dei cittadini europei.
Da ricordare nel 1989, il programma Gioventù per l’Europa, mirato alla promozione della mobilità internazionale, che veniva valutato come principio indispensabile per l’arricchimento culturale dei giovani. Nello stesso periodo prese vita l’altro grande programma: l’Erasmus, ispirato ad Erasmo da Rotterdam, sostenitore dell’importanza della diversità culturale già nel 1300. Questi due importanti programmi, hanno coinvolto circa 1,6 milioni di giovani, che hanno partecipato a vario titolo a scambi, volontariato e formazione.
Tappa fondamentale per il ruolo dei giovani in Europa è senza dubbio il 1993, quando venne approvato il Trattato sull’Unione Europea, a Maastricht. Al suo interno venne inserito un articolo proprio riguardante i giovani e l’istruzione, articolo che verrà poi ripreso e reinserito nell’importante Trattato di Lisbona del 2009: “L’azione dell’Unione è intesa a favorire lo sviluppo degli scambi di giovani e di animatori di attività socioeducative e a incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita democratica dell’Europa.”
Una delle tappe fondamentali per le politiche giovanili europee, è senz’altro il famoso “Libro Bianco” adottato nel 2001 dal titolo: Un nuovo impulso per la gioventù europea. Un contenitore senza precedenti, che forniva un quadro integrale della situazione giovanile in Europa, raccogliendo i suggerimenti dei tanti giovani coinvolti nella redazione dello stesso. Proponendo agli Stati Membri di aumentare le aree d’intervento per i giovani, inserendo: partecipazione, informazione, attività di volontariato e miglioramento della conoscenza delle questioni riguardanti i giovani.
La partecipazione, rimane un baluardo fondamentale, che assicura la consultazione dei giovani per le decisioni che li riguardano, passando attraverso la responsabilità sullo sviluppo di nuove cooperazioni tra gli Stati Membri, che possono senza alcun dubbio costruire ponti solidi per soluzioni concrete in risposta alle attuali e future esigenze dei giovani.
L’attuale programma di riferimento per i giovani è “Youth in Action”, che promuove la mobilità entro e oltre i confini dell’UE. È rivolto a chiunque, indipendentemente da grado d’istruzione, provenienza sociale e bagaglio culturale. Ogni anno sono migliaia i progetti presentati con richieste di finanziamento nell’ambito del Programma, e diversi sono i progetti selezionati, a conferma che i giovani sono risorsa e motore della società europea.
Imparentato
Davide Fioriello • 22.07.2021.
Fabio Fanelli • 21.07.2021.
Davide Fioriello • 20.07.2021.
Davide Fioriello • 20.07.2021.
Davide Fioriello • 22.07.2021.
Fabio Fanelli • 21.07.2021.
Davide Fioriello • 20.07.2021.
Davide Fioriello • 20.07.2021.