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Il Covid e le ripercussioni sui giovani studenti, il Social Reading una grande risorsa

Siamo convinti, che l’unica cosa che non si può fare nelle scuole, è insegnare senza apprendere dai ragazzi. La scuola deve saper ascoltare l'insegnamento che arriva dai giovani, sono loro gli attori principali e soprattutto i “padroni” di casa; sono loro i sogni di un futuro che li aspetta lì fuori.

In Italia e in Europa, abbiamo assistito ad una forte e costante discussione sul tema dell’inclusione scolastica, passando anche attraverso metodologie didattiche moderne. Una forte complessità il concetto delle difficoltà di apprendimento, strettamente correlato a questione di bisogni educativi speciali, legati a soggetti in difficoltà.

Tra la miriade di strumenti utilizzati per una scuola inclusiva, non passa inosservato di certo il Social Reading, una delle più grandi innovazioni didattiche imperniata sull’utilizzo dello smartphone, trasformando quest’ultimo in uno strumento importante per l’apprendimento.

Ovviamente, l’obiettivo fondamentale è quello di avvicinare tutti i giovani alla lettura, facendo riacquisire al libro “poteri magici”, che però ha sempre avuto, diciamo che agli occhi dei nativi digitali è una novità.

In tutto ciò, il Social Reading fa si che venga giù quel muro immateriale tra ragazzi e lettura, mettendo su un piatto d’argento: collaborazione, consapevolezza, conoscenza e  scambio, qualità che i giovani si porteranno avanti per tutto il loro cammino di uomini.

Molteplici sono le App nate nell’ultimo periodo, che offrono una vera e propria libreria digitale, non solo letteratura, anche matematica, scienze, storia e così via. L’interazione è fondamentale, in queste applicazioni vi sono recensioni, commenti e like, si trovano titoli di scrittori emergenti, che casomai hanno velleità nel nuovo mondo delle serie tv ad esempio.

L’universo dei media digitali possiamo affermare che è ancora relativamente giovane, e soprattutto caratterizzato da una continua evoluzione, è per questo che bisogna costruire senza sbagliare un processo di avvicinamento ad un concetto di complessità verticale, che abbia delle basi vigorose.

Siamo partiti dal concetto di e-book che hanno avuto il loro lento sviluppo nel panorama della lettura, ma che sono stati una tappa fondamentale per questa continua espansione multimediale dei libri, modificando anche, quella che era la filiera tradizionale del mondo dell’editoria, che si è trovata a trasformare tutto il proprio indotto.

Alla fine lo strumento del Social Reading può e deve essere un grande alleato per i percorsi relazionali dei giovani, soprattutto per il processo di velocizzazione multimediale, che il mondo della scuola ha avuto per “merito” della pandemia.