Email Facebook Twitter LinkedIn
×ECR Party
The Conservative
ECR Party
TheConservative.onlineTwitterFacebookInstagramYouTubeEmailECR Party’s multilingual hub for Centre-Right ideas and commentary
ItalianItalianEnglishBulgarianCroatianCzechMacedonianPolishRomanianSpanishSwedish
The Conservative
Notizie & Commenti   |    TV   |    Print   |    Giornalisti

Oms, la pandemia non è finita: l’Europa è maglia nera dei contagi, resta epicentro di fuoco del Covid

Covid, l’Oms: la pandemia non è finita, anzi… Stime alla mano, l’Organizzazione mondiale della Sanità consegna all’Europa la maglia nera dei contagi. E con 51 milioni di casi, resta l’epicentro di fuoco del virus. Il vecchio continente sul baratro degli oltre 50 milioni di infezioni. Anzi, per l’esattezza, secondo quanto sentenziato dall’Oms e riferito, tra gli altri, dall’Adnkronos in queste ore, «il numero totale di casi di Covid-19 nella Regione europea sta per raggiungere quota 51 milioni». Dunque, l’Europa «è ancora uno dei due epicentri della pandemia, responsabile di più di un terzo dei casi e dei morti a livello globale». 

Covid, Oms: la pandemia non è finita e l’Europa è uno dei due epicentri del mondo 

Sono i dati che Hans Kluge, direttore regionale dell‘Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, ha voluto mettere sotto i riflettori. Avvertendo con una serie di tweet che «la pandemia non è finita». E rimandando al contatore Oms che aggiorna sulla situazione di Covid-19 nel mondo… Non solo. Entrando nel merito del report, apprendiamo che «fra i 10 Paesi nel mondo con il maggior numero di contagi segnalati nelle ultime 24 ore, quattro sono europei», ha fatto notare Kluge. Mentre, sul fronte dei nuovi contagi Covid, «la scorsa settimana abbiamo visto il primo calo significativo in due mesi nella nostra regione» europea. Ma «questa pandemia non è finita», avverte l’Oms. Che poi rincara addirittura la dose: si viaggia a ritmi ancora alti. I nuovi casi settimanali sono stati «quasi 1,5 milioni» in tutta l’area. 

Anche se si viaggia a velocità diverse e c’è chi apre mentre qualcun altro chiude 

Il quadro che Hans Kluge, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa ha tracciato, è insomma ancora a tinte fosche. Con una serie di tweet l’esperto fa il punto sui numeri più significativi per l’Europa alle prese con la pandemia. Si viaggia a velocità diverse, certo. E c’è chi apre e chi chiude. «Nelle ultime 2 settimane – riepiloga Kluge – 13 Paesi e territori nella regione europea dell’Oms hanno intensificato le misure restrittive. Mentre 26 le hanno allentate. Abbiamo gli strumenti – conclude Kluge – dobbiamo solo applicarli in modo coerente ed equo».